[1] Caede Messalinae convulsa principis domus, orto apud libertos certamine, quis deligeret uxorem Claudio, caelibis vitae intoleranti et coniugum imperiis obnoxio. nec minore ambitu feminae exarserant: suam quaeque nobilitatem formam opes contendere ac digna tanto matrimonio ostentare. sed maxime ambigebatur inter Lolliam Paulinam M. Lollii consularis et Iuliam Agrippinam Germanico genitam: huic Pallas, illi Callistus fautores aderant; at Aelia Paetina e familia Tuberonum Narcisso fovebatur. ipse huc modo, modo illuc, ut quemque suadentium audierat, promptus, discordantis in consilium vocat ac promere sententiam et adicere rationes iubet.
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1. Con l'uccisione di Messalina fu sconvolto il palazzo imperiale, per la gara, apertasi tra i liberti, su chi riuscisse a scegliere una moglie a Claudio, incapace di vivere senza una donna e incline a farsi comandare dalla moglie. Non meno violenta divampava la competizione tra le pretendenti: ciascuna vantava, a gara, la nobilt?, la bellezza, le ricchezze e si mostrava degna di un matrimonio cos? alto. La contesa pi? serrata si esprimeva tra Lollia Paolina, figlia del consolare Marco Lollio, e Giulia Agrippina, figlia di Germanico: questa godeva del favore di Pallante, quella di Callisto; Narcisso, invece, dava il suo appoggio ad Elia Petina, appartenente alla famiglia dei Tuberoni. L'influenzabile Claudio, propenso ora verso l'una, ora verso l'altra, a seconda di quale consigliere avesse ascoltato, convoca in consiglio i liberti in disaccordo e ordina che ciascuno esprima la propria opinione, motivandola.
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