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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Annali XII, 30
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originale
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[30] Sed Iazuges obsidionis impatientes et proximos per campos vagi necessitudinem pugnae attulere, quia Lugius Hermundurusque illic ingruerant. igitur degressus castellis Vannius funditur proelio, quamquam rebus adversis laudatus quod et pugnam manu capessiit et corpore adverso vulnera excepit. ceterum ad classem in Danuvio opperientem perfugit; secuti mox clientes et acceptis agris in Pannonia locati sunt. regnum Vangio ac Sido inter se partivere, egregia adversus nos fide, subiectis, suone an servitii ingenio, dum adipiscerentur dominationes, multa caritate, et maiore odio, postquam adepti sunt.
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traduzione
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30. Ma poich? gli Iazigi, insofferenti agli assedi, si sbandavano nelle piane vicine, resero inevitabile lo scontro, essendo piombati loro addosso Lugii ed Ermunduri. Vannio allora usc? dalle sue fortezze e fu sconfitto in combattimento, bench? si sia fatto onore pur nella disfatta: si batt? infatti personalmente, rimanendo ferito nel petto. Trov? rifugio presso la nostra flotta, in attesa sul Danubio. Lo seguirono pi? tardi i suoi clienti, ai quali fu distribuita della terra, perch? avessero stanza in Pannonia. Vangione e Sidone si divisero il regno, mantenendosi assolutamente leali verso di noi. Dai loro sudditi ebbero entusiastico appoggio, finch? lottarono per il potere, ma odio tanto maggiore dopo che l'ebbero conseguito: ci? per demerito loro o perch? cos? ? il dispotismo.
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