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Ovidio


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autore
brano
 
Tacito
Annali XII, 51
 
originale
 
[51] Nec aliud Radamisto subsidium fuit quam pernicitas equorum, quis seque et coniugem abstulit. sed coniunx gravida primam utcumque fugam ob metum hostilem et mariti caritatem toleravit; post festinatione continua, ubi quati uterus et viscera vibrantur, orare ut morte honesta contumeliis captivitatis eximeretur. ille primo amplecti adlevare adhortari, modo virtutem admirans, modo timore aeger ne quis relicta poteretur. postremo violentia amoris et facinorum non rudis destringit acinacen vulneratamque ripam ad Araxis trahit, flumini tradit ut corpus etiam auferretur: ipse praeceps Hiberos ad patrium regnum pervadit. interim Zenobiam (id mulieri nomen) placida in eluvie spirantem ac vitae manifestam advertere pastores, et dignitate formae haud degenerem reputantes obligant vulnus, agrestia medicamina adhibent cognitoque nomine et casu in urbem Artaxata ferunt; unde publica cura deducta ad Tiridaten comiterque excepta cultu regio habita est.
 
traduzione
 
51. Unica risorsa di Radamisto fu la velocit? dei cavalli, con cui mise in salvo s? e la moglie. Costei, incinta, sopport? dapprima, in qualche modo, la fuga, per paura dei nemici e amore del marito; ma poi, quando l'incessante galoppo le squassava l'utero e le scuoteva le viscere, lo preg? di sottrarla, con una morte onorevole, all'oltraggio della schiavit?. Il marito dapprima l'abbraccia, la sorregge, la conforta, alternando l'ammirazione per il suo coraggio alla pena e alla paura che, lasciandola, qualcuno si impossessasse di lei. Infine, travolto dall'amore e non nuovo alla ferocia, snuda la scimitarra, la trascina ferita sulla sponda dell'Arasse e la lascia alle correnti del fiume, perch? anche il corpo sparisca. Poi si lanci? al galoppo verso gli Iberi, al regno paterno. Intanto alcuni pastori scorsero Zenobia (questo il nome della donna) in una placida insenatura; respirava ancora e dava segni di vita; la credono, dalla signorilit? dell'aspetto, donna d'alto lignaggio, le fasciano la ferita, la curano con erbe medicamentose e, conosciuto il suo nome e le sue vicende, la conducono nella citt? di Artassata. Da l?, rispettata da tutti, fu condotta a Tiridate e qui accolta con la pi? grande cortesia e trattata con gli onori dovuti a una regina.
 

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