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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Annali XIII, 29
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originale
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[29] Varie habita ac saepe mutata eius rei forma. nam Augustus senatui permisit deligere praefectos; deinde ambitu suffragiorum suspecto, sorte ducebantur ex numero praetorum qui praeessent. neque id diu mansit, quia sors deerrabat ad parum idoneos. tum Claudius quaestores rursum imposuit, iisque, ne metu offensionum segnius consulerent, extra ordinem honores promisit: sed deerat robur aetatis eum primum magistratum capessentibus. igitur Nero praetura perfunctos et experientia probatos delegit.
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traduzione
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29. L'amministrazione del tesoro pubblico aveva sub?to numerose regolamentazioni, non senza frequenti modifiche. Con Augusto infatti la scelta dei prefetti spett? al senato; poi, per il sospetto di brogli nella designazione, i responsabili dell'erario vennero estratti a sorte fra i pretori. Ma anche questo sistema non dur? a lungo, perch? la sorte tendeva a dirottare sui meno capaci. Allora Claudio torn? ai questori e, perch? non agissero con eccessivi riguardi nel timore di farsi dei nemici, promise loro vantaggi nella carriera politica: ma chi assumeva quella carica, proprio perch? era agli inizi della carriera, mancava dell'autorit? che deriva dagli anni. Perci? Nerone scelse persone che avessero gi? esercitato la pretura, rese affidabili dall'esperienza.
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