LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Tacito
Annali XIV, 11
 
originale
 
[11] Adiciebat crimina longius repetita, quod consortium imperii iuraturasque in feminae verba praetorias cohortes idemque dedecus senatus et populi speravisset, ac postquam frustra [h]abita sit, infensa militi patribusque et plebi dissuasisset donativum et congiarium periculaque viris inlustribus struxisset. quanto suo labore perpetratum, ne inrumperet curiam, ne gentibus externis responsa daret! temporum quoque Claudianorum obliqua insectatione cuncta eius dominationis flagitia in matrem transtulit, publica fortuna exstinctam referens. namque et naufragium narrabat: quod fortuitum fuisse, quis adeo hebes inveniretur, ut crederet? aut a muliere naufraga missum cum telo unum, qui cohortes et classes imperatoris perfringeret? ergo non iam Nero, cuius immanitas omnium questus anteibat, sed Seneca adverso rumore erat, quod oratione tali confessionem scripsisset.
 
traduzione
 
11. Aggiungeva poi accuse riprese da lontano: aveva cio? Agrippina sperato di dividere con lui il potere, di far giurare nel nome di una donna le coorti pretorie, di infliggere la stessa umiliazione al senato e al popolo; dopo lo scacco subito, divenuta ostile ai soldati, ai senatori e alla plebe, aveva sconsigliato di dare donativi ai primi e elargizioni a quest'ultima, tramando la rovina di personalit? illustri. Quanta fatica gli era costato impedirle di irrompere nella curia e dare risposte a legazioni straniere! Con attacco indiretto anche ai tempi di Claudio, fece risalire a sua madre tutte le malefatte del potere al tempo di quel principato: la sua morte, concludeva, era segno che la fortuna proteggeva lo stato. Nel suo resoconto infatti non mancava neppure il naufragio. Ma dove trovare una persona tanto ingenua da crederlo un incidente fortuito? O che una donna, scampata al naufragio, abbia inviato, con un'arma, un'unica persona a spezzare la barriera delle coorti e della flotta imperiale? Non pi?, a questo punto, su Nerone, la cui mostruosa furia superava ogni possibile sdegno, ma contro Seneca s'appuntavano i commenti della gente, perch? aveva siglato, con tale discorso, l'ammissione del delitto.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons