Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Tacito
|
Annali XIV, 34
|
|
originale
|
|
[34] Iam Suetonio quarta decima legio cum vexillariis vicesimanis et [e] proximis auxiliares, decem ferme milia armatorum, erant, cum omittere cunctationem et congredi acie parat. deligitque locum artis faucibus et a tergo silva clausum, satis cognito nihil hostium nisi in fronte et apertam planitiem esse, sine metu insidiarum. igitur legionarius frequens ordinibus, levis circum armatura, conglobatus pro cornibus eques astitit. at Britannorum copiae passim per catervas et turmas exultabant, quanta non alias multitudo, et animo adeo fero[ci], ut coniuges quoque testes victoriae secum traherent plaustrisque imponerent, quae super extremum ambitum campi posuerant.
|
|
traduzione
|
|
34. Disponeva ormai Svetonio della quattordicesima legione coi veterani richiamati della ventesima e gli ausiliari delle pi? vicine guarnigioni, per un totale di circa diecimila armati, quando si prepara, senza attendere oltre, ad affrontarli in campo aperto. Sceglie un luogo dall'accesso angusto, una gola chiusa alle spalle da una selva, dopo aver accertato la presenza dei nemici solo di fronte, dove s'apriva una piana libera dal rischio di agguati. Si dispongono i legionari in file serrate, con intorno la fanteria leggera e i cavalieri concentrati alle ali. Le truppe dei Britanni invece si muovevano baldanzose, in una mescolanza di orde appiedate e bande di cavalieri, formanti una massa mai vista prima, spavaldi al punto da portare seco le spose, come testimoni della loro vittoria, collocate sui carri disposti lungo il margine esterno della pianura.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|