[15] Ostorius longinquis in agris apud finem Ligurum id temporis erat: eo missus centurio qui caedem eius maturaret. causa festinandi ex eo oriebatur quod Ostorius multa militari fama et civicam coronam apud Britanniam meritus, ingenti corpore armorumque scientia metum Neroni fecerat ne invaderet pavidum semper et reperta nuper coniuratione magis exterritum. igitur centurio, ubi effugia villae clausit, iussa imperatoris Ostorio aperit. is fortitudinem saepe adversum hostis spectatam in se vertit; et quia venae quamquam interruptae parum sanguinis effundebant, hactenus manu servi usus ut immotum pugionem extolleret, adpressit dextram eius iuguloque occurrit.
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15. Ostorio si trovava allora in una sua lontana propriet? presso il confine dei Liguri. L? fu spedito un centurione, per affrettarne la morte. Tanta fretta si spiegava col fatto che Ostorio, coperto di gloria militare e decorato, in Britannia, della corona civica, aveva, per la prestanza fisica e l'abilit? nell'uso delle armi, impressionato Nerone, sempre timoroso di un attentato e ora, dopo la recente scoperta della congiura, ancor pi? terrorizzato. Il centurione dunque, bloccata ogni via d'uscita dalla villa, comunica a Ostorio l'ordine dell'imperatore. Questi rivolse contro di s? quel fermo coraggio di cui tante volte aveva dato spettacolo di fronte al nemico; e poich? le vene, per quanto recise, versavano poco sangue, ricorse alla mano di uno schiavo, ma solo per fargli tenere alzato e ben fermo il pugnale: fece forza sulla destra di lui e il ferro gli penetr? nella gola.
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