[25] Tum Thrasea inter proximos consultavit, temptaretne defensionem an sperneret. diversa consilia adferebantur. quibus intrari curiam placebat, securos esse de constantia eius disserunt; nihil dicturum nisi quo gloriam augeret. segnis et pavidos supremis suis secretum circumdare: aspiceret populus virum morti obvium, audiret senatus voces quasi ex aliquo numine supra humanas: posse ipso miraculo etiam Neronem permoveri: sin crudelitati insisteret, distingui certe apud posteros memoriam honesti exitus ab ignavia per silentium pereuntium.
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25. Allora Trasea si consult? con gli intimi, se tentare una difesa o rifiutarla. Ebbe suggerimenti opposti. Quelli a favore del suo ingresso in curia, si dicono sicuri della sua fermezza, certi che nulla avrebbe detto, se non per accrescere la propria gloria. Per costoro, solo gli inetti e i vili circondano di mistero i loro momenti supremi: il popolo guardasse pure quell'uomo avviarsi alla morte, il senato ascoltasse le sue parole, quasi accenti sovrumani dettati da una divinit?; ed era possibile che anche Nerone fosse toccato dalla suggestione di quello spettacolo; se, invece, Cesare avesse persistito nella sua intenzione crudele, si sarebbe quanto meno potuto distinguere, presso i posteri, il ricordo di una morte dignitosa dalla subalternit? di quanti morivano tacendo.
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