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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Annali XVI, 33
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originale
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[33] Idem tamen dies et honestum exemplum tulit Cassii Asclepiodoti, qui magnitudine opum praecipuus inter Bithynos, quo obsequio florentem Soranum celebraverat, labantem non deseruit, exutusque omnibus fortunis et in exilium actus, aequitate deum erga bona malaque documenta. Thraseae Soranoque et Serviliae datur mortis arbitrium; Helvidius et Paconius Italia depelluntur; Montanus patri concessus est, praedicto ne in re publica haberetur. accusatoribus Eprio et Cossutiano quinquagies sestertium singulis, Ostorio duodecies et quaestoria insignia tribuuntur.
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traduzione
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33. Quello stesso giorno offr? tuttavia anche il nobile esempio di Cassio Asclepiodoto, il quale, noto fra i Bitini per le sue enormi ricchezze, come s'era mostrato sempre devoto a Sorano al tempo della sua potenza, non lo abbandon? nel pericolo, sicch?, privato di tutti i suoi beni, venne cacciato in esilio: prova dell'eguale indifferenza degli d?i tanto alle buone che alle cattive azioni. A Trasea, a Sorano e a Servilia fu concesso di scegliersi il tipo di morte. Elvidio e Paconio vengono banditi dall'Italia; Montano, per l'intervento del padre, fu assolto, coll'ingiunzione di non occuparsi di politica. Agli accusatori Eprio e Cossuziano furono attribuiti cinque milioni di sesterzi a testa e un milione e duecentomila a Ostorio pi? le insegne di questore.
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