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autore
brano
 
Nepote
Storie, Alcibiade, 3
 
originale
 
[3] Bello Peloponnesio huius consilio atque auctoritate Athenienses bellum Syracusanis indixerunt; ad quod gerendum ipse dux delectus est, duo praeterea collegae dati, Nicia et Lamachus. 2 Id cum appararetur, priusquam classis exiret, accidit, ut una nocte omnes Hermae, qui in oppido erant Athenis, deicerentur praeter unum, qui ante ianuam erat Andocidi. Itaque ille postea Mercurius Andocidi vocitatus est. 3 Hoc cum appareret non sine magna multorum consensione esse factum, quae non ad privatam, sed publicam rem pertineret, magnus multitudini timor est iniectus, ne qua repentina vis in civitate exsisteret, quae libertatem opprimeret populi. 4 Hoc maxime convenire in Alcibiadem videbatur, quod et potentior et maior quam privatus existimabatur. Multos enim liberalitate devinxerat, plures etiam opera forensi suos reddiderat. 5 Qua re fiebat, ut omnium oculos, quotienscumque in publicum prodisset, ad se converteret neque ei par quisquam in civitate poneretur. Itaque non solum spem in eo habebant maximam, sed etiam timorem, quod et obesse plurimum et prodesse poterat. 6 Aspergebatur etiam infamia, quod in domo sua facere mysteria dicebatur; quod nefas erat more Atheniensium, idque non ad religionem, sed ad coniurationem pertinere existimabatur.
 
traduzione
 
Durante la guerra del Peloponneso gli Ateniesi, seguendo il suo autorevole parere, dichiararono guerra ai Siracusani; ed a condurla fu scelto come comandante lui stesso; gli furono inoltre assegnati due colleghi, Nicia e L?maco. 2 Mentre si facevano i preparativi, prima che la flotta uscisse dal porto, accadde che in una stessa notte tutte le erme della citt? venissero abbattute tranne una, che si trovava davanti alla casa di Andocide: cos? quella fu in seguito chiamata il Mercurio di Andocide. 3 Siccome era evidente che l'azione era stata compiuta con la complicit? di molti, che non avevano di mira faccende private, ma dello Stato, la gente fu presa da una grande paura che all'improvviso scaturisse nella citt? un colpo di Stato per sopprimere la libert?. 4 Sembrava che tutto questo si addicesse a pennello ad Alcibiade, dato che era abbastanza potente e pi? che un privato cittadino: infatti molti aveva legato a s? con la sua generosit?, pi? ancora aveva fatto suoi sostenitori con la sua attivit? forense. 5 Per questo motivo, ogni volta che si presentava in pubblico, attirava su di s? gli occhi di tutti e nessuno nella citt? era considerato pari a lui. Cos? riponevano in lui non solo una grandissima speranza ma anche timore perch? poteva fare del bene o del male in sommo grado. 6 Godeva inoltre di cattiva fama perch? si vociferava che in casa sua praticasse i misteri, cosa empia per gli Ateniesi e si riteneva che ci? avesse a che fare non tanto con la religione quanto con una congiura.
 

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