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autore
brano
 
Nepote
Storie, Alcibiade, 11
 
originale
 
[11] Hunc infamatum a plerisque tres gravissimi historici summis laudibus extulerunt: Thucydides, qui eiusdem aetatis fuit, Theopompus, post aliquanto natus, et Timaeus: qui quidem duo maledicentissimi nescio quo modo in illo uno laudando consentiunt. 2 Namque ea, quae supra scripsimus, de eo praedicarunt atque hoc amplius: cum Athenis, splendidissima civitate, natus esset, omnes splendore ac dignitate superasse vitae; 3 postquam inde expulsus Thebas venerit, adeo studiis eorum inservisse, ut nemo eum labore corporisque viribus posset aequiperare - omnes enim Boeotii magis firmitati corporis quam ingenii acumini inserviunt -; 4 eundem apud Lacedaemonios, quorum moribus summa virtus in patientia ponebatur, sic duritiae se dedisse, ut parsimonia victus atque cultus omnes Lacedaemonios vinceret; fuisse apud Thracas, homines vinolentos rebusque veneriis deditos; hos quoque in his rebus antecessisse; 5 venisse ad Persas, apud quos summa laus esset fortiter venari, luxuriose vivere: horum sic imitatum consuetudinem, ut illi ipsi eum in his maxime admirarentur. 6 Quibus rebus effecisse, ut, apud quoscumque esset, princeps poneretur habereturque carissimus. Sed satis de hoc; reliquos ordiamur.
 
traduzione
 
Denigrato da molti, tre autorevolissimi storici lo esaltarono in sommo grado: Tucidide che fu suo contemporaneo; Teopompo, che visse qualche tempo dopo, e Timeo: questi due bench? molto maldicenti, non so come mai, si trovano d'accordo nell'esaltare lui soltanto. 2 Infatti hanno celebrato le virt? di cui prima abbiamo parlato ed hanno aggiunto questo: bench? nato nella splendidissima citt? di Atene, super? in splendore e prestigio tutti. 3 Quando, bandito dalla patria, and? a Tebe, si adatt? tanto alle loro abitudini, che nessuno poteva uguagliarlo nella capacit? di resistenza fisica (tutti i Beoti infatti tengono pi? alla robustezza dei corpo che all'acume dell'intelletto); 4 parimenti a Sparta dove la pi? alta virt? era riposta nella capacit? di sopportazione, si dedic? ad una vita austera tanto da superare gli Spartani nella frugalit? del mangiare e del vestire; visse in mezzo ai Traci, ubriaconi e lussuriosi: super? anche loro in queste abitudini; 5 si rec? tra i Persiani, per i quali era somma gloria essere abili cacciatori e vivere sontuosamente: imit? cos? bene i loro costumi, da suscitare in questo la loro ammirazione. 6 Insomma con queste sue doti ottenne che, dovunque si trovasse, fosse considerato il primo e fosse molto amato. Ma basta di lui: passiamo ad altri.
 

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