LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Nepote
Storie, Eumene, 1
 
originale
 
[1] EUMENES Cardianus. Huius si virtuti par data esset fortuna, non ille quidem maior exstitisset, sed multo illustrior atque etiam honoratior, quod magnos homines virtute metimur, non fortuna. 2 Nam cum aetas eius incidisset in ea tempora, quibus Macedones florerent, multum ei detraxit inter eos viventi, quod alienae erat civitatis, neque aliud huic defuit quam generosa stirps. 3 Etsi ille domestico summo genere erat, tamen Macedones eum sibi aliquando anteponi indigne ferebant, neque tamen non patiebantur. Vincebat enim omnes cura, vigilantia, patientia, calliditate et celeritate ingenii. 4 Hic peradulescentulus ad amicitiam accessit Philippi, Amyntae filii, brevique tempore in intimam pervenit familiaritatem. 5 Fulgebat enim iam in adulescentulo indoles virtutis. Itaque eum habuit ad manum scribae loco, quod multo apud Graios honorificentius est quam apud Romanos. Namque apud nos re vera, sicut sunt, mercennarii scribae existimantur; at apud illos e contrario nemo ad id officium admittitur nisi honesto loco, et fide et industria cognita, quod necesse est omnium consiliorum eum esse participem. 6 Hunc locum tenuit amicitiae apud Philippum annos septem. Illo interfecto eodem gradu fuit apud Alexandrum annos tredecim. Novissimo tempore praefuit etiam alterae equitum alae, quae Hetaerice appellabatur. Utrique autem in consilio semper adfuit et omnium rerum habitus est particeps.
 
traduzione
 
Eumene, di Cardia. Se la sua fortuna fosse stata pari al suo valore, di sicuro non sarebbe stato piu' grande, ma molto piu' illustre e anche piu' onorato, dal momento che stimiamo grandi gli uomini per il loro valore, non per la loro fortuna. 2. Infatti la sua vita capit? in quel tempo in cui i Macedoni erano potenti e molto gli fu tolto vivendo tra loro perch? era di una citt? straniera e non gli manc? altro che una nobile stirpe. 3. Nonostante fosse nato in una famiglia nobilissima, tuttavia i Macedoni mal sopportavano che talvolta fosse anteposto a loro; ci? nonostante lo tolleravano. Infatti superava tutti per zelo, attenzione, perseveranza, sagacia e prontezza d'ingegno. 4.Costui quando era giovanissimo fu amico di Filippo, figlio di Aminta, e in poco tempo gli divenne intimo. 5. Infatti in lui gi? in cos? tenera et? risplendeva l'indole virtuosa. Cos? lo tenne come segretario, che presso i Greci ? piu' onorevole che non presso i Romani. In verit?, da noi i segretari sono considerati, come poi sono, impiegati; invece presso i Greci nessuno ? ammesso a quell'incarico se non ? di famiglia onesta e di nota lealt? e operosit?, giacch? ? necessario che sia al corrente di tutte le decisioni. 6. Mantenne questo incarico di amicizia presso Filippo per sette anni. Ucciso lui, rimase nello stesso grado presso Alessandro per tredici anni. Poi fu anche a capo di un'ala della cavalleria, quella che si chiama "eterica". Assistette sempre nelle decisioni sia l'uno che l'altro re e fu tenuto al corrente di tutte le questioni.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons