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Progetto
Ovidio - database
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autore
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Nepote
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Storie, Milziade, 3
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originale
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[3] Eisdem temporibus Persarum rex Darius ex Asia in Europam exercitu traiecto Scythis bellum inferre decrevit. Pontem fecit in Histro flumine, qua copias traduceret. Eius pontis, dum ipse abesset, custodes reliquit principes, quos secum ex Ionia et Aeolide duxerat; quibus singulis illarum urbium perpetua dederat imperia. 2 Sic enim facillime putavit se Graeca lingua loquentes, qui Asiam incolerent, sub sua retenturum potestate, si amicis suis oppida tuenda tradidisset, quibus se oppresso nulla spes salutis relinqueretur. In hoc fuit tum numero Miltiades, cui illa custodia crederetur. 3 Hic, cum crebri afferrent nuntii male rem gerere Darium premique a Scythis, [Miltiades] hortatus est pontis custodes, ne a fortuna datam occasionem liberandae Graeciae dimitterent. 4 Nam si cum iis copiis, quas secum transportarat, interiisset Darius, non solum Europam fore tutam, sed etiam eos, qui Asiam incolerent Graeci genere, liberos a Persarum futuros dominatione et periculo; id facile effici posse. Ponte enim rescisso regem vel hostium ferro vel inopia paucis diebus interiturum. 5 Ad hoc consilium cum plerique accederent, Histiaeus Milesius, ne res conficeretur, obstitit, dicens: non idem ipsis, qui summas imperii tenerent, expedire et multitudini, quod Darii regno ipsorum niteretur dominatio; quo exstincto ipsos potestate expulsos civibus suis poenas daturos. Itaque adeo se abhorrere a ceterorum consilio, ut nihil putet ipsis utilius quam confirmari regnum Persarum. 6 Huius cum sententiam plurimi essent secuti, Miltiades, non dubitans tam multis consciis ad regis aures consilia sua perventura, Chersonesum reliquit ac rursus Athenas demigravit. Cuius ratio etsi non valuit, tamen magnopere est laudanda, cum amicior omnium libertati quam suae fuerit dominationi.
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traduzione
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In quello stesso tomo di tempo, il re dei Persiani, Dario, trasferito l'esercito dall'Asia in Europa, decise di portar guerra agli Sciti. Per fare passare le truppe fece costruire un ponte sul Danubio. A custodia di quel ponte, per il tempo della sua assenza, lasci? dei capi che aveva portato con s? dalla Ionia e dall'Eolide ad ognuno dei quali aveva affidato la signoria perpetua di quelle citt?. 2 In questo modo infatti riteneva di poter conservare facilmente in suo potere le popolazioni di lingua greca che abitavano l'Asia se avesse affidato la difesa delle citt? ai suoi amici che non avrebbero avuto via di scampo una volta che lui fosse stato soppresso. Nel numero di questi a cui doveva essere affidata tale custodia c'era anche Milziade. 3 Ora siccome frequenti messaggeri riferivano che Dario era in difficolt? con la sua impresa ed era incalzato dagli Sciti, Milziade esort? i custodi del ponte a non lasciarsi sfuggire l'occasione offerta dalla fortuna di liberare la Grecia. 4 Se Dario infatti fosse perito con le truppe che aveva trasportato con s?, non solo l'Europa sarebbe stata al sicuro, ma anche i popoli di stirpe greca che abitavano l'Asia, sarebbero stati liberi dalla dominazione e dalle minacce persiane. Era anche facile ottenere questo: se infatti si fosse tagliato il ponte, il re sarebbe perito in pochi giorni o per gli attacchi nemici o per mancanza di vettovaglie. 5 Molti condivisero il piano, ma Istico di Mileto si oppose alla esecuzione dell'impresa, dicendo che gli interessi di quelli che avevano in mano il potere non coincidevano con quelli del popolo, perch? il loro potere si fondava sul regno di Dario: ucciso lui, loro sarebbero stati cacciati dal potere ed avrebbero subito la vendetta dei propri concittadini: egli era perci? tanto contrario al piano degli altri, da ritenere che nulla fosse pi? conforme ai loro interessi che il rafforzamento del regno dei Persiani. 6 Poich? moltissimi avevano abbracciato il parere di costui, Milziade sicuro che, con tanti che ne erano a conoscenza, i suoi disegni sarebbero arrivati anche alle orecchie del re, lasci? il Chersoneso e se ne torn? ad Atene. Il suo piano anche se non and? ad effetto merita per? la massima lode: con esso infatti egli dimostr? di amare pi? la libert? di tutti che il proprio personale potere.
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