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Ovidio - database
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autore
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Nepote
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Storie, Milziade, 6
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originale
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[6] Cuius victoriae non alienum videtur quale praemium Miltiadi sit tributum, docere, quo facilius intellegi possit eandem omnium civitatum esse naturam. 2 Ut enim populi Romani honores quondam fuerunt rari et tenues ob eamque causam gloriosi, nunc autem effusi atque obsoleti, sic olim apud Athenienses fuisse reperimus. 3 Namque huic Miltiadi, qui Athenas totamque Graeciam liberarat, talis honos tributus est, in porticu, quae Poecile vocatur, cum pugna depingeretur Marathonia, ut in decem praetorum numero prima eius imago poneretur isque hortaretur milites proeliumque committeret. 4 Idem ille populus posteaquam maius imperium est nactus et largitione magistratuum corruptus est, trecentas statuas Demetrio Phalereo decrevit.
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traduzione
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Per questa vittoria non sembra estraneo all'argomento dire quale premio sia stato assegnato a Milziade, perch? si possa piu' facilmente capire che la natura di tutti i popoli sia la medesima. 2. Infatti come le onoreficenze del popolo romano una volta furono rare e di scarso valore, e per questo prestigiose, ora invece frequenti e senza pregio, cos? troviamo fosse per gli Ateniesi. 3. Infatti a questo Milziade, che aveva liberato Atene e tutta la Grecia, fu assegnata questa ricompensa: poich? si dipingeva nel porticato che si chiama Pecile la battaglia di Maratona, il suo ritratto fu posto come primo nel numero dei dieci strateghi: lui nell'atto di incitare i soldati e di attaccare battaglia. 4. Quello stesso popolo, dopo aver ottenuto maggior potenza ed essere stato corrotto dalle elargizioni dei magistrati, fece innalzare trecento statue a Demetrio Falereo.
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