LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Livio
Ab urbe condita I, 49
 
originale
 
[49] Inde L. Tarquinius regnare occepit, cui Superbo cognomen facta indiderunt, quia socerum gener sepultura prohibuit, Romulum quoque insepultum perisse dictitans, primoresque patrum, quos Serui rebus favisse credebat, interfecit; conscius deinde male quaerendi regni ab se ipso adversus se exemplum capi posse, armatis corpus circumsaepsit; neque enim ad ius regni quicquam praeter vim habebat ut qui neque populi iussu neque auctoribus patribus regnaret. Eo accedebat ut in caritate civium nihil spei reponenti metu regnum tutandum esset. Quem ut pluribus incuteret cognitiones capitalium rerum sine consiliis per se solus exercebat, perque eam causam occidere, in exsilium agere, bonis multare poterat non suspectos modo aut inuisos sed unde nihil aliud quam praedam sperare posset. Praecipue ita patrum numero imminuto statuit nullos in patres legere, quo contemptior paucitate ipsa ordo esset minusque per se nihil agi indignarentur. Hic enim regum primus traditum a prioribus morem de omnibus senatum consulendi soluit; domesticis consiliis rem publicam administravit; bellum, pacem, foedera, societates per se ipse, cum quibus voluit, iniussu populi ac senatus, fecit diremitque. Latinorum sibi maxime gentem conciliabat ut peregrinis quoque opibus tutior inter ciues esset, neque hospitia modo cum primoribus eorum sed adfinitates quoque iungebat. Octauio Mamilio Tusculano?is longe princeps Latini nominis erat, si famae credimus, ab Vlixe deaque Circa oriundus?, ei Mamilio filiam nuptum dat, perque eas nuptias multos sibi cognatos amicosque eius conciliat.
 
traduzione
 
49 Da allora ebbe inizio il regno di Tarquinio, soprannominato il Superbo a causa della sua condotta. E a buon diritto, visto che, pur essendone il genero, non concesse a Servio la sepoltura sostenendo che anche Romolo non l'aveva avuta, e fece eliminare i senatori pi? importanti in quanto sospettati di aver parteggiato per Servio. Poi, rendendosi conto che l'indebita ascesa al trono avrebbe potuto diventare un precedente sfruttabile da altri nei suoi stessi confronti, si circond? di guardie del corpo. In effetti, l'unico diritto al trono che aveva era la forza, dato che stava regnando non solo senza il consenso del popolo ma anche senza ratifica del senato. In pi? si aggiungeva che, non potendo contare in alcun modo sull'aiuto dei cittadini, era costretto a salvaguardare il proprio potere col terrore. E per renderlo un sentimento diffuso, cominci? a istruire da solo, senza l'aiuto di consiglieri legali, le cause per delitti capitali: ne approfittava cos? per condannare a morte, per mandare in esilio, e per confiscare i beni non solo di chi era sospettato o malvisto, ma anche di chi poteva rappresentare una qualche opportunit? di bottino. Soprattutto per questo, dopo aver decimato il numero dei senatori, stabil? che non se ne eleggessero altri, in modo tale da screditare l'ordine per l'inconsistenza degli effettivi e ridurne al massimo le eventuali rimostranze per la totale esclusione dalla gestione del potere. Tutti i suoi predecessori si erano sempre attenuti alla regola tradizionale di consultare il senato in ogni occasione: Tarquinio il Superbo fu il primo a rompere con questa consuetudine e resse lo Stato fondandosi solo sui consigli di famiglia: guerra, pace, trattati, alleanze, lui solo faceva e disfaceva a suo piacimento e con i consiglieri che voleva, senza mai consultare il popolo e i senatori. Cercava soprattutto di procurarsi l'amicizia dei Latini, perch? l'appoggio straniero gli desse maggiore sicurezza in patria. Con la loro aristocrazia non stabiliva soltanto rapporti di ospitalit?, ma organizzava anche matrimoni. Al tuscolano Ottavio Mamilio - di gran lunga il pi? rappresentativo tra i Latini e, se si presta fede alla leggenda, discendente di Ulisse e della dea Circe - diede in moglie la figlia e, grazie a questo matrimonio, si leg? con molti amici e parenti di lui.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons