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Ovidio


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autore
brano
 
Livio
Ab urbe condita III, 9
 
originale
 
[9] Sic res Romana in antiquum statum rediit, secundaeque belli res extemplo urbanos motus excitauerunt. C. Terentilius Harsa tribunus plebis eo anno fuit. Is consulibus absentibus ratus locum tribuniciis actionibus datum, per aliquot dies patrum superbiam ad plebem criminatus, maxime in consulare imperium tamquam nimium nec tolerabile liberae ciuitati inuehebatur: nomine enim tantum minus inuidiosum, re ipsa prope atrocius quam regium esse; quippe duos pro uno dominos acceptos, immoderata, infinita potestate, qui soluti atque effrenati ipsi omnes metus legum omniaque supplicia uerterent in plebem. Quae ne aeterna illis licentia sit, legem se promulgaturum ut quinque uiri creentur legibus de imperio consulari scribendis; quod populus in se ius dederit, eo consulem usurum, non ipsos libidinem ac licentiam suam pro lege habituros. Qua promulgata lege cum timerent patres ne absentibus consulibus iugum acciperent, senatus a praefecto urbis Q. Fabio uocatur, qui adeo atrociter in rogationem latoremque ipsum est inuectus ut nihil, si ambo consules infesti circumstarent tribunum, relictum minarum atque terroris sit: insidiatum eum et tempore capto adortum rem publicam. Si quem similem eius priore anno inter morbum bellumque irati di tribunum dedissent, non potuisse sisti. Mortuis duobus consulibus, iacente aegra ciuitate, in conluuione omnium rerum, ad tollendum rei publicae consulare imperium laturum leges fuisse, ducem Volscis Aequisque ad oppugnandam urbem futurum. Quid tandem? Illi non licere, si quid consules superbe in aliquem ciuium aut crudeliter fecerint, diem dicere, accusare iis ipsis iudicibus quorum in aliquem saeuitum sit? Non illum consulare imperium sed tribuniciam potestatem inuisam intolerandamque facere; quam placatam reconciliatamque patribus de integro in antiqua redigi mala. Neque illum se deprecari quo minus pergat ut coeperit. 'Vos' inquit Fabius, 'ceteri tribuni, oramus, ut primum omnium cogitetis potestatem istam ad singulorum auxilium, non ad perniciem uniuersorum comparatam esse; tribunos plebis uos creatos, non hostes patribus. Nobis miserum, inuidiosum uobis est, desertam rem publicam inuadi. Non ius uestrum, sed inuidiam minueritis. Agite cum collega ut rem integram in aduentum consulum differat. Ne Aequi quidem ac Volsci, morbo absumptis priore anno consulibus, crudeli superboque nobis bello institere.' Agunt cum Terentilio tribuni, dilataque in speciem actione, re ipsa sublata, consules extemplo arcessiti.
 
traduzione
 
9 La potenza romana torn? cos? alla situazione di un tempo e l'esito favorevole della guerra suscit? all'improvviso dei contrasti interni in citt?. Quell'anno Gaio Terentilio Arsa era tribuno della plebe. Pensando che l'assenza dei consoli fosse per i tribuni la migliore occasione per darsi da fare, egli pass? alcuni giorni a lagnarsi presso la plebe dell'arroganza patrizia, inveendo soprattutto contro l'autorit? consolare, ritenuta eccessiva e intollerabile per un libero Stato. Tale potere era infatti a sua detta solo formalmente meno detestabile - ma di fatto pi? crudele - di quello dei re: al posto di un padrone adesso ne avevano due che, godendo di un'autorit? priva di restrizioni e vivendo in uno stato di sfrenatezza non sottoposta a controlli, rovesciavano sulla plebe il terrore suscitato dalle leggi e dalle punizioni. Perch? i consoli non dovessero godere in eterno di quella condizione privilegiata, il tribuno disse di voler far passare una legge che prevedesse la nomina di cinque magistrati con l'incarico di approntare delle leggi che regolassero l'autorit? consolare. I consoli avrebbero cos? goduto del potere assegnato loro dal popolo, ma non avrebbero potuto trasformare in legge quello che invece era il loro capriccio o il loro arbitrio. In s?guito alla presentazione di questa legge, siccome i senatori temevano che l'assenza dei consoli li costringesse a sottostare a un simile giogo, il prefetto della citt? convoc? il senato e l? attacc? la proposta e il suo autore con una tale veemenza che, se entrambi i consoli fossero stati presenti e avessero circondato il tribuno in maniera ostile, non avrebbero potuto aggiungere nulla alla virulenza delle sue minacce. Chi davvero a sua detta rappresentava un'insidia concreta per il paese era Terentilio, reo di esser passato all'attacco sfruttando le circostanze. Se l'anno prima - quando cio? la pestilenza e la guerra infuriavano sulla citt? - la rabbia divina avesse imposto un tribuno simile a lui, la situazione sarebbe stata insostenibile. Coi due consoli morti e la citt? in preda all'infuriare del morbo e alla confusione generale, Terentilio avrebbe proposto una legge volta a privare lo Stato del potere consolare e avrebbe guidato Equi e Volsci all'assedio di Roma. Ma alla fin fine dove voleva arrivare? Se i consoli si erano macchiati di arroganza o di crudelt? nei confronti di qualche cittadino, non era forse lecito trascinarli in giudizio e accusarli di fronte a un corpo giudicante che annoverasse tra i suoi membri chi aveva subito l'ingiustizia? Non il potere dei consoli, ma l'autorit? dei tribuni Terentilio rendeva invisa e insopportabile. Quella stessa autorit? che si era pacificata e riconciliata col senato, adesso ricadeva di nuovo negli antichi mali. Ciononostante Fabio non lo avrebbe pregato di abbandonare quanto intrapreso. ?Esorto,? grid?, ?voialtri tribuni a riflettere sul fatto che questa autorit? vi ? stata assegnata per soccorrere i singoli individui e non per danneggiare la comunit? tutta. Voi siete stati eletti tribuni della plebe, non nemici del senato. Che lo Stato privo dei suoi difensori subisca attacchi ? triste per noi, ma odioso per voi. Non diminuirete le vostre prerogative, ma la vostra impopolarit?, se farete in modo che il vostro collega rinvii fino al ritorno dei consoli la questione nei termini in cui oggi si trova. Quando l'anno passato l'epidemia ci priv? dei consoli, anche Equi e Volsci ci risparmiarono una guerra crudele e impietosa.? I tribuni fanno pressione su Terentilio. Quindi, dopo un apparente rinvio della proposta di legge trasformatosi poi in aperto ritiro, vennero immediatamente convocati i consoli.
 

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