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Ovidio


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autore
brano
 
Livio
Ab urbe condita III, 59
 
originale
 
[59] Ingens metus incesserat patres, uoltusque iam iidem tribunorum erant qui decemuirorum fuerant, cum M. Duillius tribunus plebis, inhibito salubriter modo nimiae potestati, 'et libertatis' inquit, 'nostrae et poenarum ex inimicis satis est; itaque hoc anno nec diem dici cuiquam nec in uincla duci quemquam sum passurus. Nam neque uetera peccata repeti iam oblitterata placet, cum noua expiata sint decemuirorum suppliciis, et nihil admissum iri quod uim tribuniciam desideret spondet perpetua consulum amborum in libertate uestra tuenda cura.' Ea primum moderatio tribuni metum patribus dempsit, eademque auxit consulum inuidiam, quod adeo toti plebis fuissent ut patrum salutis libertatisque prior plebeio magistratui quam patricio cura fuisset, et ante inimicos satietas poenarum suarum cepisset quam obuiam ituros licentiae eorum consules appareret. Multique erant qui mollius consultum dicerent, quod legum ab iis latarum patres auctores fuissent; neque erat dubium quin turbato rei publicae statu tempori succubuissent.
 
traduzione
 
59 I patrizi erano ormai in preda al panico e i tribuni cominciavano ad assomigliare sempre pi? ai decemviri, quando il tribuno della plebe Marco Duillio decise di porre un salutare freno a quell'eccessivo potere. ?Accontentiamoci della nostra libert? e delle pene inflitte ai nemici di un tempo,? dichiar? Duillio. ?Perci?, nel corso di quest'anno, non permetter? che alcuno sia citato in giudizio, n? che sia incarcerato. Non ? infatti giusto andare a ricercare vecchie colpe di cui non ci si ricorda nemmeno pi?, dato che i reati recenti sono stati espiati con le condanne inflitte ai decemviri, e dato che le energie continuamente profuse da entrambi i consoli per proteggere la vostra libert? ci possono garantire che non verranno commessi crimini di tale gravit? da richiedere l'intervento dell'autorit? tribunizia.? Questa moderazione da parte del tribuno liber? innanzitutto i patrizi dalla paura, ma increment? anche il loro risentimento nei confronti dei consoli, perch? avevano dimostrato un tale attaccamento alla causa della plebe, che l'incolumit? e la libert? dei patrizi era stata pi? a cuore a un magistrato plebeo che a uno patrizio; e poi perch? i loro nemici si erano saziati di infliggere condanne, prima che i consoli avessero dato l'impressione di volersi opporre alle loro sfrenatezze. Molti dissero che avevano agito senza il necessario rigore perch? proprio i senatori avevano votato le leggi proposte dai consoli, e non c'era dubbio che, in quel difficile momento in cui si era venuta a trovare la repubblica, i senatori si erano piegati alle circostanze.
 

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