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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Livio
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Ab urbe condita V, 9
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originale
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[9] Primores patrum siue culpa siue infelicitate imperatorum tam ignominiosa clades accepta esset censuere non exspectandum iustum tempus comitiorum, sed extemplo nouos tribunos militum creandos esse, qui kalendis Octobribus magistratum occiperent. In quam sententiam cum pedibus iretur, ceteri tribuni militum nihil contradicere; at enimuero Sergius Verginiusque, propter quos paenitere magistratuum eius anni senatum apparebat, primo deprecari ignominiam, deinde intercedere senatus consulto, negare se ante idus Decembres, sollemnem ineundis magistratibus diem, honore abituros esse. Inter haec tribuni plebis, cum in concordia hominum secundisque rebus ciuitatis inuiti silentium tenuissent, feroces repente minari tribunis militum, nisi in auctoritate senatus essent, se in uincla eos duci iussuros esse. Tum C. Seruilius Ahala tribunus militum: "quod ad uos attinet, tribuni plebis, minasque uestras, ne ego libenter experirer quam non plus in iis iuris quam in uobis animi esset; sed nefas est tendere aduersus auctoritatem senatus. Proinde et uos desinite inter nostra certamina locum iniuriae quaerere, et collegae aut facient quod censet senatus, aut si pertinacius tendent, dictatorem extemplo dicam qui eos abire magistratu cogat." cum omnium adsensu comprobata oratio esset, gauderentque patres sine tribuniciae potestatis terriculis inuentam esse aliam uim maiorem ad coercendos magistratus, uicti consensu omnium comitia tribunorum militum habuere qui kalendis Octobribus magistratum occiperent, seque ante eam diem magistratu abdicauere.
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traduzione
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9 Sia che quel vergognoso massacro fosse dovuto alla precisa responsabilit? dei comandanti, sia che andasse imputato alla loro cattiva stella, i senatori pi? influenti stabilirono di non aspettare la data prevista per le elezioni, ma di nominare s?bito dei nuovi tribuni della plebe che entrassero in carica alle calende di ottobre. Quando si pass? alla votazione di questa proposta, gli altri tribuni militari non ebbero alcuna obiezione da presentare. Ma a dir la verit? Sergio e Verginio, i quali erano stati la causa palese del malcontento del senato nei confronti dei magistrati di quell'anno, in un primo tempo cercarono con preghiere di scongiurare la grave onta, poi tentarono di opporsi al decreto del senato, dichiarando che prima delle idi di dicembre, data ufficiale per l'inizio delle varie magistrature, non avrebbero rinunciato alla propria carica. Nel frattempo i tribuni della plebe, rimasti anche se controvoglia in silenzio fino a quando in citt? c'era stata concordia tra le classi e le cose erano andate per il meglio, all'improvviso si scagliarono con estremo accanimento contro i tribuni militari, minacciando di farli arrestare se non si fossero piegati all'autorit? del senato. Fu allora che il tribuno militare Gaio Servilio Aala disse: ?Per quel che riguarda voi, o tribuni della plebe, e le vostre minacce, io vorrei davvero dimostrare come n? esse sono basate sul diritto n? voi avreste il coraggio di metterle in pratica. Ma opporsi all'autorit? del senato, ecco qual ? il sacrilegio. Di conseguenza, voi smettete di cercare nei nostri scontri un pretesto per i vostri abusi, e i miei due colleghi o faranno ci? che il senato ha deciso, oppure, se continueranno testardamente a opporsi, io nominer? immediatamente un dittatore che li obblighi a dimettersi.? Siccome questo discorso riscosse l'approvazione generale, e i senatori si rallegravano che senza dover ricorrere allo spauracchio della potest? tribunizia si fosse trovato uno strumento ancora pi? efficace nell'opera di coercizione dei magistrati, questi ultimi, cedendo al consenso generale, organizzarono le elezioni dei tribuni militari che sarebbero entrati in servizio alle calende di ottobre, e rinunciarono alla propria carica prima ancora di quella data.
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