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autore
brano
 
Livio
Ab urbe condita V, 55
 
originale
 
[55] Mouisse eos Camillus cum alia oratione, tum ea quae ad religiones pertinebat maxime dicitur; sed rem dubiam decreuit uox opportune emissa, quod cum senatus post paulo de his rebus in curia Hostilia haberetur cohortesque ex praesidiis reuertentes forte agmine forum transirent, centurio in comitio exclamauit: "signifer, statue signum; hic manebimus optime". Qua uoce audita, et senatus accipere se omen ex curia egressus conclamauit et plebs circumfusa adprobauit. Antiquata deinde lege, promisce urbs aedificari coepta. Tegula publice praebita est; saxi materiaeque caedendae unde quisque uellet ius factum, praedibus acceptis eo anno aedificia perfecturos. Festinatio curam exemit uicos dirigendi, dum omisso sui alienique discrimine in uacuo aedificant. Ea est causa ut ueteres cloacae, primo per publicum ductae, nunc priuata passim subeant tecta, formaque urbis sit occupatae magis quam diuisae similis.
 
traduzione
 
55 Pare che il discorso di Camillo, sia nell'insieme, sia soprattutto nella parte attinente alla sfera religiosa, suscitasse grande commozione. A dissipare ogni dubbio residuo furono per? delle parole pronunciate in maniera tempestiva: mentre, poco dopo, il senato era riunito nella curia Ostilia per deliberare circa questo problema, e alcune coorti, di ritorno dai posti di guardia, attraversavano per puro caso a passo di marcia il foro, un centurione grid? nella piazza del comizio: ?O alfiere, pianta l'insegna: qui staremo benissimo.? Udita questa frase, i senatori uscirono dalla curia e gridarono all'unisono di voler accettare l'augurio e la plebe, accorsa tutta intorno, approv?. Respinta quindi la proposta di legge, si inizi? a riedificare la citt? senza un preciso progetto. Le tegole per i tetti vennero fornite a spese dello stato. Ognuno venne autorizzato a prender pietre e tagliar legname dovunque avesse voluto, a patto per? di completare gli edifici entro la fine dell'anno. La fretta liber? dalla preoccupazione di tracciare vie diritte, e tutti, non essendoci pi? alcuna distinzione tra le proprie e le altrui propriet?, costruivano l? dove trovavano spazi liberi. Ecco la ragione per cui le vecchie cloache, un tempo condotte sotto le pubbliche vie, oggi passano in pi? punti sotto le case private, e la pianta di Roma somiglia a quella di una citt? nella quale il terreno sia stato occupato a casaccio pi? che diviso secondo un piano determinato.
 

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