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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, I, 80
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originale
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[80] Qua re expetenda quidem magis est decernendi ratio quam decertandi fortitudo, sed cavendum, ne id bellandi magis fuga quam utilitatis ratione faciamus. Bellum autem ita suscipiatur, ut nihil aliud nisi pax quaesita videatur. Fortis vero animi et constantis est non perturbari in rebus asperis nec tumultuantem de gradu deici, ut dicitur, sed praesenti animo uti et consilio nec a ratione discedere.
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traduzione
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80. Si preferisca, dunque, la saggezza di una buona decisione alla prodezza di una fiera battaglia, con questa riserva per?, che si anteponga il deliberare al combattere non gi? per paura della guerra, ma solo per riguardo dell'utile comune. A ogni modo, quando ? necessaria, si intraprenda pure una guerra, ma sempre e solo con l'evidente scopo di procurare la pace. In verit?, l'uomo forte e costante si riconosce in questo: le avversit? non lo turbano, la lotta non lo sgomenta e non l'abbatte; sempre presente a se stesso e sempre padrone del suo spirito, egli non si discosta mai dalla ragione che lo guida.
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