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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, I, 101
 
originale
 
[101] Duplex est enim vis animorum atque natura; una pars in appetitu posita est, quae est orme Graece, quae hominem huc et illuc rapit, altera in ratione, quae docet et explanat, quid faciendum fugiendumque sit. Ita fit, ut ratio praesit, appetitus obtemperet. Omnis autem actio vacare debet temeritate et neglegentia nec vero agere quicquam, cuius non possit causam probabilem reddere; haec est enim fere discriptio officii.
 
traduzione
 
101. Due sono, invero, le potenze naturali dell'animo: l'una ? riposta nell'istinto (i Greci la chiamano o)rmh/ = impulso), e trascina ciecamente l'uomo qua e l?; l'altra risiede nella ragione, che insegna e dimostra quello che si debba fare e quello che ? da evitare. [Onde avviene che la ragione comanda e l'istinto obbedisce. Ogni nostra azione deve essere assolutamente priva di temerit? e di negligenza; noi non dobbiamo far nulla di cui non possiamo fornire una plausibile ragione. Questa, invero, ? quasi la definizione del dovere].
 

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