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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, I, 104
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originale
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[104] Duplex omnino est iocandi genus, unum illiberale, petulans, flagitiosum, obscenum, alterum elegans, urbanum, ingeniosum, facetum, quo genere non modo Plautus noster et Atticorum antiqua comoedia, sed etiam philosophorum Socraticorum libri referti sunt, multaque multorum facete dicta, ut ea, quae a sene Catone collecta sunt, quae vocantur apophthegmata. Facilis igitur est distinctio ingenui et illiberalis ioci. alter est, si tempore fit, ut si remisso animo, [severissimo] homine dignus, alter ne libero quidem, si rerum turpitudo adhibetur et verborum obscenitas. Ludendi etiam est quidam modus retinendus, ut ne nimis omnia profundamus elatique voluptate in aliquam turpitudinem delabamur. Suppeditant autem et campus noster et studia venandi honesta exempla ludendi.
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traduzione
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104. Ci sono, insomma, due specie di scherzi: l'uno volgare, aggressivo, scandaloso, turpe; l'altro elegante, garbato, ingegnoso, fine. Di questa seconda specie son pieni non solo il nostro Plauto e l'antica commedia degli Attici ma anche i libri dei filosofi socratici; e di questa specie sono molte facezie di molti, come, per esempio, quelle che furono raccolte dal vecchio Catone e che vanno sotto il titolo di a)pofqe/gma. E' facile, dunque, distinguere lo scherzo nobile dal volgare. L'uno ? degno anche dell'uomo pi? austero, se ? fatto a tempo debito, come, per esempio, quando lo spirito si allenta; l'altro non ? neppure degno di un uomo libero, se all'indecenza dei pensieri si aggiunge l'oscenit? delle parole.
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