Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cicerone
|
I doveri, I, 111
|
|
originale
|
|
[111] Omnino si quicquam est decorum, nihil est profecto magis quam aequabilitas [cum] universae vitae, tum singularum actionum, quam conservare non possis, si aliorum naturam imitans, omittas tuam. Ut enim sermone eo debemus uti, qui innatus est nobis, ne, ut quidam, Graeca verba inculcantes iure optimo rideamur, sic in actiones omnemque vitam nullam discrepantiam conferre debemus.
|
|
traduzione
|
|
111. In generale, se c'? al mondo cosa decorosa, nessuna certamente ? tale pi? della coerenza, cos? nella vita intera come nelle singole azioni; coerenza che noi non potremmo conservare, se, imitando l'altrui natura, ci spogliassimo della nostra. Come noi dobbiamo far uso di quella lingua che ci ? materna, per non essere giustamente derisi, come accade a taluni che vi inseriscono parole greche, cos? non dobbiamo introdurre alcuna dissonanza nelle nostre azioni e nella nostra vita.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|