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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, I, 126
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originale
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[126] Sed quoniam decorum illud in omnibus factis, dictis, in corporis denique motu et statu cernitur idque positum est in tribus rebus, formositate, ordine, ornatu ad actionem apto, difficilibus ad eloquendum, sed satis erit intellegi, in his autem tribus continetur cura etiam illa, ut probemur iis, quibuscum apud quosque vivamus, his quoque de rebus pauca dicantur. Principio corporis nostri magnam natura ipsa videatur habuisse rationem, quae formam nostram reliquamque figuram, in qua esset species honesta, eam posuit in promptu, quae partes autem corporis ad naturae necessitatem datae aspectum essent deformem habiturae atque foedum, eas contexit atque abdidit.
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traduzione
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126. Ora, questo decoro di cui parliamo e che si manifesta in ogni azione e in ogni parola, e perfino nel muoversi e nell'atteggiamento della persona, ? riposto in tre cose, difficili a spiegare bene, ma tali che basta darne un'idea: nella bellezza, nell'ordine e nell'eleganza adatta all'azione. E in queste tre cose ? compreso anche il segreto di piacere a coloro coi quali o presso i quali viviamo. Ebbene, anche di queste cose converr? discorrere brevemente. Prima di tutto ? evidente che la natura pose grande cura nella conformazione del nostro corpo: mise in mostra il volto e tutte quelle parti che sono decorose a vedersi, mentre cel? e nascose quelle che, destinate alle necessit? naturali, avrebbero avuto un aspetto brutto e vergognoso.
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