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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, I, 149
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originale
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[149] Eos autem, quorum vita perspecta in rebus honestis atque magnis est, bene de re publica sentientes ac bene meritos aut merentes sic ut aliquo honore aut imperio affectos observare et colere debemus, tribuere etiam multum senectuti, cedere iis, qui magistratum habebunt, habere dilectum civis et peregrini in ipsoque peregrino privatimne an publice venerit. Ad summam, ne agam de singulis, totius generis hominum conciliationem et consociationem colere, tueri, servare debemus.
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traduzione
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149. Quelli, poi, la cui vita si ? distinta per oneste e grandi azioni; quelli che sono animati da un vero amor di patria, e hanno acquisito e acquisiscono tuttora benemerenze, tutti questi noi li dobbiamo rispettare e riverire non meno che se fossero investiti di qualche carica militare o civile. Dobbiamo anche rendere omaggio alla vecchiezza, mostrare deferenza verso i magistrati, far distinzione tra cittadino e forestiero e, nel forestiero stesso, guardare se sia venuto come privato o in veste ufficiale. In una parola, per non entrare in troppi particolari, noi dobbiamo rispettare, difendere e sostenere tutto ci? che promuove e aiuta la fratellanza e l'armonia di tutto il genere umano.
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