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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, I, 154
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originale
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[154] Atque id optimus quisque re ipsa ostendit et iudicat. Quis enim est tam cupidus in perspicienda cognoscendaque rerum natura, ut, si ei tractanti contemplantique res cognitione dignissimas subito sit allatum periculum discrimenque patriae, cui subvenire opitularique possit, non illa omnia relinquat atque abiciat, etiamsi dinumerare se stellas aut metiri mundi magnitudinem posse arbitretur? atque hoc idem in parentis, in amici re aut periculo fecerit.
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traduzione
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154. E appunto gli uomini migliori lo dimostrano col giudizio e coi fatti. Chi ? cos? appassionato per lo studio e per la conoscenza dell'universo, che se, mentre ? tutto intento a contemplare altissime verit?, gli giunge tutt'a un tratto notizia che ? in estremo pericolo la sua patria, alla quale egli pu? recar pronto e valido soccorso, non abbandoni all'istante ogni cosa, anche se si riprometta di poter contare le stelle ad una ad una o misurar la grandezza del mondo? E altrettanto farebbe se si trovasse nel bisogno o nel pericolo il padre o l'amico.
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