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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, I, 160
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originale
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[160] Quare hoc quidem effectum sit, in officiis deligendis id genus officiorum excellere, quod teneatur hominum societate. [Etenim cognitionem prudentiamque sequetur considerata actio; ita fit, ut agere considerate pluris sit quam cogitare prudenter]. Atque haec quidem hactenus. Patefactus enim locus est ipse, ut non difficile sit in exquirendo officio quid cuique sit praeponendum videre. In ipsa autem communitate sunt gradus officiorum, ex quibus quid cuique praestet intellegi possit, ut prima diis immortalibus, secunda patriae, tertia parentibus, deinceps gradatim reliquis debeantur.
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traduzione
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160. Resti perci? ben fermo questo principio: nella scelta dei doveri, prevalga quella specie di doveri che ? connaturato con la societ? umana. [E razionale sar? quell'azione che seguir? conoscenza e saggezza; solo cos? avverr? che l'agire con riflessione valga pi? dell'accorto pensiero].
Ma di ci? basta. Il punto essenziale ? chiarito, s? che non ? difficile, indagando la legge morale, vedere la gerarchia dei doveri. Ma anche nell'ambito della convivenza umana c'? una gradazione di doveri, dalla quale si pu? comprendere la loro rispettiva preminenza. Cos?, i primi doveri sono verso gli d?i immortali, i secondi verso la patria, i terzi verso i genitori, e gli altri, gradatamente verso gli altri.
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