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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, III, 40
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originale
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[40] Incidunt multae saepe causae, quae conturbent animos utilitatis specie, non, cum hoc deliberetur, relinquendane sit honestas propter utilitatis magnitudinem (nam id quidem improbum est), sed illud, possitne id, quod utile videatur, fieri non turpiter. Cum Collatino collegae Brutus imperium abrogabat, poterat videri facere id iniuste; fuerat enim in regibus expellendis socius Bruti consiliorum et adiutor. Cum autem consilium hoc principes cepissent, cognationem Superbi nomenque Tarquiniorum et memoriam regni esse tollendam, quod erat utile, patriae consulere, id erat ita honestum, ut etiam ipsi Collatino placere deberet. Itaque utilitas valuit propter honestatem, sine qua ne utilitas quidem esse potuisset.
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traduzione
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40. Si presentano spesso molte cause che turbano l'animo con l'apparenza dell'utile, non quando ci si chiede se si debba abbandonare l'onest? per le dimensioni dell'utilit? - giacch? questo ? disonesto -, ma se si possa compiere in modo non disonesto ci? che sembra utile. Quando Bruto destituiva dalla sua carica il collega Collatino, poteva sembrare che, cosi facendo, si comportasse ingiustamente, perch? egli, al periodo della cacciata della monarchia, era stato compagno di disegni e aiutante di Bruto. Ma poich? i capi presero la decisione di eliminare i parenti del Superbo e persino il nome dei Tarquini insieme al ricordo dei regno, quello che era utile, cio? il provvedere al bene della patria, era anche onesto, s? che Collatino stesso doveva approvarlo. E cos? l'utilit? prevalse per la sua onest?, in assenza della quale non sarebbe stata possibile l'esistenza della utilit? stessa.
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