[7] Quid est quod neglegenter scribamus adversaria? quid est quod diligenter conficiamus tabulas? qua de causa? Quia haec sunt menstrua, illae sunt aeternae; haec delentur statim, illae servantur sancte; haec parvi temporis memoriam, illae perpetuae existimationis fidem et religionem amplectuntur; haec sunt disiecta, illae sunt in ordinem confectae. Itaque adversaria in iudicium protulit nemo; codicem protulit, tabulas recitavit. Tu, C. Piso, tali fide, virtute, gravitate, auctoritate ornatus ex adversariis pecuniam petere non auderes.
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7 Perch? mai siamo cos? disordinati nel prendere i nostri appunti e invece cos? precisi nel redigere un registro? Quale il motivo? Perch? quelli valgono un mese, questi una vita; i primi, poi, si cancellano subito, i secondi, invece, vanno religiosamente conservati, perch? gli uni testimoniano il lavoro di poco, gli altri contemplano un'attivit? scrupolosa e attendibile, frutto di un'esistenza da sempre onorata e rispettabile; si tratta, infatti, di documenti stilati secondo un ordine ben preciso, mentre questi non sono altro che appunti sparpagliati. Ecco perch? nessuno si ? mai sognato di presentarli in tribunale, preferendo, invece, esibire i registri e leggerli ad alta voce. Tu stesso, Caio Pisone, investito di grande autorit? e degno di ogni stima per onest? e valore, non oseresti esigere del denaro, avvalendoti del tuo brogliaccio dei conti.
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