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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Roscio, 8
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originale
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[8] Ego quae clara sunt consuetudine diutius dicere non debeo; illud vero quod ad rem vehementer pertinet, quaero: quam pridem hoc nomen, Fanni, in adversaria rettulisti? Erubescit, quid respondeat nescit, quid fingat extemplo non habet. Sunt duo menses iam, dices. Tamen in codicem accepti et expensi debuit. Amplius sunt sex menses. Cur tam diu iacet hoc nomen in adversariis? Quid si tandem amplius triennium est? quo modo, cum omnes qui tabulas conficiant menstruas paene rationes in tabulas transferant, tu hoc nomen triennium amplius in adversariis iacere pateris?
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traduzione
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8 Non c'? bisogno che io insista troppo a lungo su quanto ? comunemente noto a tutti; piuttosto voglio avanzare una domanda, che riguarda strettamente l'argomento: da quanto tempo hai trascritto questo debito sul tuo taccuino degli appunti, Fannio? Sta arrossendo, non sa che rispondere, non ha niente da inventare sul momento. Poniamo l'ipotesi che tu dica che sono ormai due mesi: in questo caso si sarebbe gi? dovuto trascrivere sul libro dei conti. Ma i mesi potrebbero essere pi? di sei. Perch?, allora, il nome in questione resta tanto a lungo trascurato nel tuo brogliaccio? E se, alla fine, fossero addirittura pi? di tre anni? Come si spiega che, mentre tutti quelli che tengono un registro si affannano a trasferirvi sopra i conti quasi mese per mese, tu, invece, non ti preoccupi di lasciarlo in brutta copia per tutto questo tempo?
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