[14] Hic ego si finem faciam dicendi, satis fidei et diligentiae meae, satis causae et controversiae, satis formulae et sponsioni, satis etiam iudici fecisse videar cur secundum Roscium iudicari debeat. Pecunia petita est certa; cum tertia parte sponsio facta est. Haec pecunia necesse est aut data aut expensa lata aut stipulata sit. Datam non esse Fannius confitetur, expensam latam non esse codices Fanni confirmant, stipulatam non esse taciturnitas testium concedit.
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14 Bene, la stipulazione l'hai fatta - dove, per?? Quali il giorno e la circostanza? Chi c'era presente? C'? qualcuno disposto a dire che io ne debba rispondere? Nessuno. A questo punto, se io ponessi fine al mio discorso, salterebbe agli occhi che ho dato soddisfacente prova di buon senso e di scrupolosit?, occupandomi egregiamente della causa e della controversia che l'ha generata, della formula, della multa da pagare in caso di sconfitta, persino del giudice, perch? il suo verdetto sia necessariamente favorevole a Roscio. ? stata richiesta una somma di denaro ben precisa, la cui terza parte ? quanto deve versare chi perde. Ne consegue necessariamente che questi soldi o li si ? pagati in contanti o li si ? registrati come debito o li si ? stipulati. Fannio asserisce che nessuno gli ha dato niente, i suoi libri dei conti confermano che la cifra non ? stata trascritta, il silenzio dei testimoni fa logicamente supporre l'inesistenza di una stipulazione. Come si spiega, allora, la faccenda?
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