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Progetto
Ovidio - database
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autore
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Cicerone
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Difesa di Roscio, 15
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originale
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[15] Quid ergo est? Quod et reus is est cui et pecunia levissima et existimatio sanctissima fuit semper, et iudex est is quem nos non minus bene de nobis existimare quam secundum nos iudicare velimus, et advocatio ea est quam propter eximium splendorem ut iudicem unum vereri debeamus, perinde ac si in hanc formulam omnia iudicia legitima, omnia arbitria honoraria, omnia officia domestica conclusa et comprehensa sint, perinde dicemus. Illa superior fuit oratio necessaria, haec erit voluntaria, illa ad iudicem, haec ad C. Pisonem, illa pro reo, haec pro Roscio, illa victoriae, haec bonae existimationis causa comparata.
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traduzione
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15 Ora, visto che il qui convenuto Roscio ? uno di quelli a cui non ? mai importato nulla dei soldi, ma si ? sempre preoccupato di godere di ottima reputazione; che, a proposito del giudice, noi vorremmo tanto ci stimasse con benevolenza non meno che si esprimesse con parere a noi favorevole; e per ultimo, che l'uditorio ? tale da meritare tutta la nostra riverenza, quasi fosse un giudice, tanto ? nobile e dignitoso, discuteremo la causa come se in questa formula fossero racchiusi e compresi tutti i possibili casi regolamentati da una legge, tutte le decisioni dell'arbitro scelto dalle parti, tutti i doveri della vita privata. Prima ho tenuto banco perch? cos? esige il mio lavoro, ora invece mi esprimer? in tutta libert?, rivolgendomi non pi?, come in precedenza, al giudice, ma a Caio Pisone e prender? le difese non dell'imputato, ma dell'amico Roscio: fino a poco fa mi interessava vincere, adesso il mio unico scopo sar? salvare la buona reputazione del mio cliente.
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