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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Roscio, 18
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originale
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[18] Sed quid ego ineptus de Roscio apud Pisonem dico? Ignotum hominem scilicet pluribus verbis commendo. Estne quisquam omnium mortalium de quo melius existimes tu? estne quisquam qui tibi purior, pudentior, humanior, officiosior liberaliorque videatur? Quid? tu, Saturi, qui contra hunc venis, existimas aliter? nonne, quotienscumque in causa in nomen huius incidisti, totiens hunc et virum bonum esse dixisti et honoris causa appellasti? quod nemo nisi aut honestissimo aut amicissimo facere consuevit.
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traduzione
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18 Ma perch? sto qui a parlare di Roscio alla presenza di Pisone, facendo la figura dello sciocco? Sembra che mi stia affannando a cercar parole per descrivere l'identit? di uno sconosciuto. Esiste sulla faccia della terra un solo uomo che tu apprezzi di pi?? C'? qualcuno che ti sembra rappresentare meglio l'onest?, la modestia, un'indole mite, un radicato senso del dovere e una grande umanit?? Che c'?, Saturio? La pensi diversamente, tu che pure esprimi opinioni contrarie all'imputato? Perch? non pensi che ogniqualvolta, nel corso della causa, ti ? capitato di pronunciare il suo nome, lo hai costantemente definito una brava persona e lo hai trattato con particolare riguardo? Eppure, nessuno di solito fa altrettanto, a meno che non si tratti di un uomo davvero superiore o di un amico sincero.
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