Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cicerone
|
Difesa di Roscio, 34
|
|
originale
|
|
[34] Verum tamen, quoniam natura tam malivolus es, numquam ista te molestia et cura liberabo. Praeclare suum negotium gessit Roscius, fundum fructuosissimum abstulit; quid ad te? Tuam partem dimidiam, quem ad modum vis, decide. Vertit hic rationem et id quod probare non potest fingere conatur. 'De tota re,' inquit, 'decidisti.'
Ergo huc universa causa deducitur, utrum Roscius cum Flavio de sua parte an de tota societate fecerit pactionem.
|
|
traduzione
|
|
34 Tuttavia, visto che sei tanto cattivo d'animo, non potr? certo liberarti da questo pensiero fisso che ti fa star male. D'accordo, Roscio ha fatto un affarone e ne ha ricavato un appezzamento che ? una vera miniera d'oro; ma a te che importa? Cerca di concordare la met? che ti spetta nel modo che pi? ti aggrada. No, lui preferisce spostare il problema, nel tentativo di inventare ci? che non pu? dimostrare. ?Ti sei fatto risarcire per l'intero valore della cosa?, dice Fannio tra i denti.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|