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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Roscio, 39
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originale
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[39] At enim forsitan hoc tibi veniat in mentem, repromisisse Fannium Roscio, si quid a Flavio exegisset, eius partem dimidiam, sed omnino exegisse nihil. Quid tum? Non exitum exactionis, sed initium repromissionis spectare debes. Neque, si ille id exsequendum , non, quod in se fuit, iudicavit Roscium suas, non societatis litis redemisse. Quid si tandem planum facio post decisionem veterem Rosci, post repromissionem recentem hanc Fanni HS ccciccc Fannium a. Q. Flavio Panurgi nomine abstulisse? tamen diutius inludere viri optimi existimationi, Q. Rosci, audebit?
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traduzione
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39 Pu? darsi che ti torni alla memoria un piccolo particolare e cio? che Fannio si era legato a Roscio con la promessa di fare a met? della somma ricavata da Flavio: peccato, per?, che non gli avanz? nessuna richiesta. E con questo? Ti devi preoccupare della promessa in s?, non dell'eventuale risultato positivo della riscossione. Se anche avesse deciso di non insistere a inseguire quei soldi - e avrebbe potuto farlo, perch? dipendeva solo da lui -, non avrebbe per? negato che Roscio aveva risolto un problema suo e non della societ?. Che cosa si potr? aggiungere se ora finalmente vi dimostro che, dopo il vecchio accordo di Roscio e questo pi? recente di Fannio, il nostro amico si ? intascato centomila sesterzi da Quinto Flavio, adducendo come scusa Panurgo? Tu credi, Quinto Roscio, che, nonostante tutto, Fannio avr? il coraggio di continuare a prendersi gioco della reputazione di un uomo perbene?
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