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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Ligario , 28
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originale
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[28] Quid? Cum ista res nihil commouisset eius animum ad quem ueneratis, languidiore, credo, studio in causa fuistis; tantum modo in praesidiis eratis, animi uero a causa abhorrebant; an, ut fit in ciuilibus bellis, nec in uobis magis quam in reliquis? Omnes enim uincendi studio tenebamur. Pacis equidem semper auctor fui, sed tum sero; erat enim amentis, cum aciem uideres, pacem cogitare. Omnes, inquam, uincere uolebamus: tu certe praecipue, qui in eum locum uenisses, ubi tibi esset pereundum nisi uicisses; quamquam, ut nunc se res habet, non dubito quin hanc salutem anteponas illi uictoriae.
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traduzione
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28. In verit?, quando l'animo di colui che avevate raggiunto rest? indifferente dinanzi a codesto vostro comportamento, siete rimasti, s?, nel partito, ma - credo bene - con minor calore; eravate solo fisicamente presenti nelle file, ma il vostro animo era alieno alla causa o, come avviene nelle guerre civili, n? in voi pi? che negli altri; tutti, infatti, eravamo posseduti dalla brama di vittoria. Riconosco che io sono stato consigliere di pace, ma allora era troppo tardi; sarebbe stato da pazzi pensare alla pace di fronte ad un esercito schierato. Tutti, lo ripeto, volevano vincere; tu, certo, pi? degli altri, giunto, com'eri, a tale punto che, se non avessi vinto, avresti dovuto soccombere. Sebbene, nelle circostanze attuali, son sicuro che tu preferisci questa salvezza a quella vittoria .
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