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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Marcello , 6
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originale
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6. Quae quidem ego nisi ita magna esse fatear, ut ea vix cuiusquam mens aut cogitatio capere possit, amens sim: sed tamen sunt alia maiora. Nam bellicas laudes solent quidam extenuare verbis, easque detrahere ducibus, communicare cum multis, ne propriae sint imperatorum. Et certe in armis militum virtus, locorum opportunitas, auxilia sociorum, classes, commeatus multum iuvant: maximam vero partem quasi suo iure Fortuna sibi vindicat, et quicquid prospere gestum est, id paene omne ducit suum.
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traduzione
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6 E se per parte mia non riconoscessi che questi fatti sono tanto grandi da poter essere a stento compresi dall'intelletto e dalla fantasia di alcuno, sarei pazzo; ma tuttavia ci sono altri meriti pi? grandi. Infatti c'? chi parlando ? solito sminuire la gloria militare, sottrarla ai comandanti e farne partecipi molti altri per non darne l'esclusivo merito ai condottieri." E? certo che in guerra sono di grande aiuto il valore dei soldati, la posizione strategica, gli aiuti degli alleati, le flotte, i servizi logistici; eppure la parte principale la rivendica a s? la Fortuna, come in base a un suo diritto, e qualunque impresa vada a buon fine la ritiene opera quasi tutta sua.
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