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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Marcello , 8
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originale
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8. Domuisti gentis immanitate barbaras, multitudine innumerabilis, locis infinitas, omni copiarum genere abundantis: sed tamen ea vicisti, quae et naturam et condicionem ut vinci possent habebant. Nulla est enim tanta vis,quae non ferro et viribus debilitari frangique possit. Animum vincere,iracundiam cohibere, victoriam temperare, adversarium nobilitate, ingenio,virtute praestantem non modo extollere iacentem, sed etiam amplificare eiuspristinam dignitatem, haec qui fecit, non ego eum cum summis viris comparo, sedsimillimum deo iudico.
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traduzione
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8 Tu hai sottomesso nazioni feroci e barbare, innumerevoli nella loro moltitudine, infinite per i loro stanziamenti, ben fornite di ogni genere di risorse; e comunque hai vinto: quelle si trovavano nella condizione naturale per poter essere vinte, perch? non esiste una forza tanto grande da non poter esser indebolita e piegata dalla forza delle armi. Ma vincere se stessi, trattenere la collera, perdonare al vinto, non soltanto sollevare l'avversario insigne per nobilt?, ingegno e virt? quando ? caduto, ma anche aumentare la sua dignit? d'un tempo: se qualcuno si comporta cos?, io non lo paragono ai pi? grandi uomini ma lo giudico assai simile a un dio?
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