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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Marcello , 9
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originale
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9. Itaque, C. Caesar, bellicae tuae laudes celebrabunturillae quidem non solum nostris, sed paene omnium gentium litteris atquelinguis, nec ulla umquam aetas de tuis laudibus conticescet. Sed tamen eiusmodi res nescio quo modo etiam cum leguntur, obstrepi clamore militum videnturet tubarum sono. At vero cum aliquid clementer, mansuete, iuste, moderate, sapienter factum -- in iracundia praesertim, quae est inimica consilio, et in victoria, quae naturainsolens et superba est -- audimus aut legimus, quo studio incendimur, non modoin gestis rebus, sed etiam in fictis, ut eos saepe, quos numquam vidimus,diligamus!
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traduzione
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9 Pertanto, C. Cesare, le tue note glorie militari saranno s? celebrate dalla tradizione scritta e orale, non soltanto nostra, ma pra-ticamente di tutti i popoli, e nessuna et? mai potr? pensare di tacere le tue glorie; e tuttavia imprese di tal genere, non so come, anche solo a leggerle, pare che siano sopraffatte dal vociare dei soldati e dal suono delle trombe. Invece, quando noi ascoltiamo o leggiamo che qualche risultato ? stato ottenuto con la clemenza, con la mitezza, con la giustizia, con la moderazione, con la saggezza, soprattutto in un momento di collera, che ? nemica della riflessione, e nella condizione di vincitore, che per natura ? eccessiva e arrogante, da quale entusiasmo non siamo presi, non soltanto di fronte a imprese realmente avvenute ma anche di fronte a quelle immaginarie, al punto di amare spesso persone che non abbiamo mai visto!
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