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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Marcello , 10
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originale
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10. Te vero, quem praesentem intuemur, cuius mentem sensusque et os cernimus, ut, quicquid belli fortuna reliquum rei publicae fecerit, id essesalvum velis, quibus laudibus efferemus? quibus studiis prosequemur? quabenevolentia complectemur? Parietes (me dius fidius) ut mihi videtur huiuscuriae tibi gratias agere gestiunt, quod brevi tempore futura sit illaauctoritas in his maiorum suorum et suis sedibus. [IV] Equidem cum C. Marcelli,viri optimi et commemorabili pietate praediti, lacrimas modo vobiscum viderem,omnium Marcellorum meum pectus memoria obfudit, quibus tu etiam mortuis, M.Marcello conservato, dignitatem suam reddidisti, nobilissimamque familiam iamad paucos redactam paene ab interitu vindicasti.
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traduzione
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10 Ma trattandosi di te, che osserviamo qui fra noi e di cui vediamo bene il pensiero, i sentimenti, l'espressione, che esprimono la tua volont? di mantenere intatto tutto quello che della repubblica hanno lasciato le vicende della guerra, con quali lodi non ti celebreremo, con quale ardore non ti circonderemo, con quale affetto non ti ameremo? In nome di Dio, le pareti di questa curia mi pare che desiderino ardentemente ringraziarti, pensando che fra breve quel cittadino autorevole" sar? qui, fra questi seggi, che sono stati dei suoi antenati e suoi. [IV] Davvero mentre osservavo poco fa insieme a voi le lacrime di C. Marcello, uomo irreprensibile e animato da un amore fraterno esemplare, ha inondato il mio cuore il ricordo di tutti i Marcelli: a costoro, anche in morte, tu hai restituito la loro dignit? graziando M. Marcello e hai praticamente salvato dall'estinzione una famiglia nobilissima ridotta ormai a pochi membri.
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