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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Marcello , 14
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originale
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14. Quo quidem in bello semper de pace audiendum putavi, semperque dolui non modo pacem, sed etiam orationem civium pacem flagitantium repudiari. Neque enim ego illa nec ulla umquam secutus sum arma civilia; semperque mea consilia pacis et togae socia, non belli atque armorum fuerunt. Hominem sum secutus privato consilio, non publico; tantumque apud me grati animi fidelis memoria valuit, ut nulla non modo cupiditate, sed ne spe quidem, prudens et sciens tamquam ad interitum ruerem voluntarium.
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traduzione
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14 E in questa guerra appunto ho sempre pensato che si dovesse ascoltare chi parlava di pace, e mi sono sempre addolorato perch? ci si rifiutava non soltanto di fare la pace, ma anche di ascoltare i cittadini che chiedevano a gran voce la pace. lo non ho mai partecipato a quella guerra civile e nemmeno a qualche altra, e le mie risoluzioni sono sempre state a sostegno della pace e della vita civile, e non della guerra e della discordia." Sono stato al s?guito di quell'uomo per devozione personale, non per obbligo politico, e in me fu cos? vivo il ricordo costante della mia gratitudine da correre incontro con piena consapevolezza per cos? dire a una rovina volontaria, senza ambizione alcuna e per di pi? senza alcuna speranza."
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