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autore
brano
 
Cicerone
Difesa di Marcello , 17
 
originale
 
17. Vidimus tuam victoriam proeliorum exitu terminatam: gladium vagina vacuum in urbe non vidimus. Quos amisimus civis, eos Martis visperculit, non ira victoriae; ut dubitare debeat nemo quin multos, si fieriposset, C. Caesar ab inferis excitaret, quoniam ex eadem acie conservat quospotest. Alterius vero partis nihil amplius dicam quam (id quod omnesverebamur) nimis iracundam futuram fuisse victoriam.
 
traduzione
 
17 Abbiamo assistito alla tua vittoria, che non ? andata oltre la fine dei combattimenti: a Roma non s'? vista una spada sguainata; ? concittadini che abbiamo perso li ha colpiti la furia di Marte, non l'ira di chi ha vinto, di modo che nessuno deve dubitare che C. Cesare se potesse richiamerebbe molte persone dall'aldil? poich? egli fa di tutto per graziare chi appartiene anche alla schiera nemica. Del partito avversario, invece, non posso dire altro se non che la sua vittoria sarebbe di fatto stata troppo violenta, ed era questo che temevamo."
 

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