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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Contro Vatinio , 38
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originale
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[38] ac si haec omnia contemnis ac despicis, quod ita tibi persuaseris, ut palam dictitas, te dis hominibusque invitis amore in te incredibili quodam C. Caesaris omnia quae velis consecuturum, ecquid audieris, ecquisnam tibi dixerit C. Caesarem nuper Aquileiae, cum de quibusdam esset mentio facta, dixisse C. Alfium praeteritum permoleste tulisse, quod in homine summam fidem probitatemque cognosset, graviterque etiam se ferre praetorem aliquem esse factum qui a suis rationibus dissensisset; tum quaesisse quendam, de Vatinio quem ad modum ferret; illum respondisse Vatinium in tribunatu gratis nihil fecisse; qui omnia in pecunia posuisset honore animo aequo carere debere.
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traduzione
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38 Certo, non te ne importa niente, ti reputi nettamente superiore perch? ormai sei pi? che convinto - e non ne fai mistero con la gente - di poter esaudire ogni tuo desiderio, a dispetto degli d?i e degli uomini, grazie allo straordinario attaccamento che Caio Cesare dimostra nei tuoi confronti; ma ti ? giunta voce? Qualcuno ti ha detto che non molto tempo fa ad Aquileia, mentre si parlava di non so chi, Cesare ha dato sfogo al suo dispiacere per la triste sorte di Caio Alfio, di cui ben conosceva l'estrema lealt? e l'animo onesto? Ti hanno riferito che gli ha dato molto fastidio l'elezione a pretore di uno che aveva contrastato le sue decisioni? Uno tra i presenti, allora, gli avrebbe chiesto quale sarebbe stata la sua reazione se una sorte del genere fosse toccata a Vatinio; e Cesare avrebbe risposto che nel corso del suo tribunato Vatinio non aveva fatto nulla gratuitamente ed era dunque logico che si dovesse rassegnare a rimanere privo di cariche, lui che aveva sempre dato la priorit? al denaro.
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