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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De fato, 47
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originale
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[47] Optare hoc quidem est, non disputare. Nam neque extrinsecus inpulsam atomum loco moveri et declinare dicis, neque in illo inani, per quod feratur atomus, quicquam fuisse causae, cur ea non e regione ferretur, nec in ipsa atomo mutationis aliquid factum est quam ob rem naturalem motum sui ponderis non teneret. Ita cum attulisset nullam causam, quae istam declinationem efficeret, tamen aliquid sibi dicere videtur, cum id dicat, quod omnium mentes aspernentur ac respuant.
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traduzione
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47 A tuo dire, n? l'atomo si sposta dal proprio asse e devia perch? colpito dall'esterno, n? c'? nel vuoto, in cui l'atomo si muove, una qualche causa per cui l'atomo stesso non debba procedere perpendicolarmente, n? nell'atomo stesso ? intervenuto mutamento di sorta, per cui non possa mantenere il movimento naturale dovuto al peso. Cos?, senza aver addotto alcuna causa capace di produrre tale deviazione, Epicuro presume di aver fornito una spiegazione di rilievo, quando invece sostiene una tesi che il buon senso di ognuno rifiuta e respinge
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