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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Coelio , 4
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originale
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4. Equitis Romani autem esse filium criminis loco poni ab accusatoribus neque his iudicantibus oportuit neque defendentibus nobis. Nam quod de pietate dixistis, est quidem ista nostra existimatio, sed iudicium certe parentis; quid nos opinemur, audietis ex iuratis; quid parentes sentiant, lacrimae matris incredibilisque maeror, squalor patris et haec praesens maestitia, quam cernitis, luctusque declarat.
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traduzione
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4. Il far poi oggetto di accusa al giovane Celio, l'essere egli figlio non pi? che di un cavaliere romano, ? cosa sconveniente verso di voi giudici, quanto per me difensore. E quanto a ci? che fu detto sul suo rispetto verso il padre, non pu? esser, da parte nostra, che un semplice apprezzamento; un giudizio, solo il padre lo pu? dare. Del resto, ci? che al riguardo si pensi da noi, lo sentirete dai testimoni; e quale sia il sentimento dei genitori, ve lo dice il pianto e lo strazio inenarrabile della madre, l'accasciamento del padre, questa incombente tristezza e il lutto che gli leggete in volto.
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