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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Coelio , 13
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originale
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13. Quis clarioribus viris quodam tempore iucundior, quis turpioribus coniunctior? quis civis meliorum partium aliquando, quis taetrior hostis huic civitati? quis in voluptatibus inquinatior, quis in laboribus patientior? quis in rapacitate avarior, quis in largitione effusior? Illa vero, iudices, in illo homine mirabilia fuerunt, comprehendere multos amicitia, tueri obsequio, cum omnibus communicare, quod habebat, servire temporibus suorum omnium pecunia, gratia, labore corporis, scelere etiam, si opus esset, et audacia, versare suam naturam et regere ad tempus atque huc et illuc torquere ac flectere, cum tristibus severe, cum remissis iucunde, cum senibus graviter, cum iuventute comiter, cum facinerosis audaciter, cum libidinosis luxuriose vivere.
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traduzione
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13. Chi pi? di lui gradito, a un certo tempo, agli uomini pi? egregi, e chi pi? stretto ai peggiori? Quale miglior cittadino di lui, in un dato momento, e quale pi? orribile nemico della citt?? Chi pi? immerso nei piaceri, e pi? tollerante delle fatiche? Pi? avido nel carpire, e pi? prodigo nel donare? Meraviglioso veramente in lui, o giudici, il conquistare molti alla propria amicizia, il conservarli col rispetto, il mettere il suo in comune con tutti, il soccorrere nel bisogno gli amici col denaro, col credito, col sacrificio personale, col delitto stesso, ove fosse necessario, o con l'audacia, il mutare e rimutare l'indole propria, e torcerla e piegarla or di qua or di l?, il vivere austeramente con le persone gravi, lietamente cogli spensierati, serio coi vecchi, cameratesco coi giovani, sfrontato coi facinorosi, lussurioso coi corrotti.
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