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Progetto
Ovidio - database
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Cicerone
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Difesa di Coelio , 24
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originale
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24. At praevaricatione est Asicius liberatus. Perfacile est isti loco respondere, mihi praesertim, a quo illa causa defensa est. Sed Caelius optimam causam Asici esse arbitratur; cuicuimodi autem sit, a sua putat eius esse seiunctam. Neque solum Caelius, sed etiam adulescentes humanissimi et doctissimi, rectissimis studiis atque optimis artibus praediti, Titus Gaiusque Coponii, qui ex omnibus maxime Dionis mortem doluerunt, qui cum doctrinae studio atque humanitatis tum etiam hospitio Dionis tenebantur. Habitabat apud Titum, ut audistis, Dio, erat ei cognitus Alexandriae. Quid aut hic aut summo splendore praeditus frater eius de M. Caelio existimet ex ipsis, si producti erunt, audietis.
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traduzione
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24. Ma Asicio (si dice) fu assolto per intrigo. Al che sarebbe facilissimo rispondere, e specialmente a me che quella causa ho difeso. Ma Celio pensa che la causa di Asicio fosse ottima, e che comunque essa non ha nulla a vedere con la sua. E non ? solo Celio a pensarla cos?; bens? anche quei due civilissimi e coltissimi giovani, dediti ai buoni studi e alla migliore educazione, Tito e Gaio Coponio, che pi? di chicchessia si crucciarono per la morte di Dione, al quale erano legati dal comune amore della cultura e delle umane lettere non solo, ma pur dal vincolo dell'ospitalit?; poich?, come avete sentito, Dione abitava nella casa di Tito, che lo aveva conosciuto in Alessandria. Quello che costui e il suo insigne fratello pensino di Marco Celio, lo sentirete da loro stessi, se saranno introdotti come testi.
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