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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Coelio , 27
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originale
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27. Sed haec omittam; ad illa, quae me magis moverunt, respondebo. Deliciarum obiurgatio fuit longa, etiam lenior, plusque disputationis habuit quam atrocitatis, quo etiam audita est attentius. Nam P. Clodius, amicus meus, cum se gravissime vehementissimeque iactaret et omnia inflammatus ageret tristissimis verbis, voce maxima, tametsi probabam eius eloquentiam, tamen non pertimescebam; aliquot enim in causis eum vide ram frustra litigantem. Tibi autem, Balbe, respondeo primum precario, si licet, si fas est defendi a me eum, qui nullum convivium renuerit, qui in hortis fuerit, qui unguenta sumpserit, qui Baias viderit.
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traduzione
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27. Ma basta di ci?. E vengo ora a rispondere a quell'altre cose che maggiormente mi hanno colpito. La paternale sulla vita dedita ai piaceri ? stata lunga, e piuttosto blanda; ebbe pi? della trattazione filosofica che non della requisitoria; e anche per ci? fu ascoltata con particolare attenzione. Quanto al mio amico Clodio, mentre egli si agitava con tanta indignata violenza, e ogni argomento trattava con impeto e con terribile linguaggio e con voce tonante, io, pure ammirando la sua eloquenza, me ne stavo tranquillissimo: quant'altre volte lo vidi, in altre cause, disputare cos?, senza risultato! A te, invece, Erennio Balbo, rispondo: ma innanzi tutto ti chiedo di perdonarmi se mi faccio lecito di difendere un uomo, che non disse mai di no a un invito a cena, che usava perder le sue giornate nei giardini, che si inondava di profumi, che frequentava i bagni di Baja.
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