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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Coelio , 33
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originale
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33. Sed tamen ex ipsa quaeram prius utrum me secum severe et graviter et prisce agere malit an remisse et leniter et urbane. Si illo austero more ac modo, aliquis mihi ab inferis excitandus est ex barbatis illis non hac barbula, qua ista delectatur, sed illa horrida, quam in statuis antiquis atque imaginibus videmus, qui obiurget mulierem et pro me loquatur, ne mihi ista forte suscenseat. Exsistat igitur ex hac ipsa familia aliquis ac potissimum Caecus ille; mini mum enim dolorem capiet, qui istam non videbit.
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traduzione
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33. lo dunque chieder? anzitutto a lei stessa, se preferisce che io la tratti con la severit?, la gravit?, la durezza antica, o invece scherzosamente con dolcezza e urbanit?. Se in quel primo burbero modo, io dovr? richiamare dal mondo di l? qualche solenne barba - non quelle barbette profumate di cui essa suole compiacersi, ma di quelle barbacce incolte che noi vediamo nelle statue e nei busti antichi, - che la strapazzi, e parli in vece mia affinch? essa non se la prenda con me. Venga dunque qualcuno della sua stessa famiglia: per esempio, e primo fra tutti, quell'Appio Claudio Cieco, che del non poterla vedere non si dorr
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