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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Coelio , 47
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originale
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47. An hic, si sese isti vitae dedidisset, consularem hominem admodum adulescens in iudicium vocavisset? hic, si laborem fugeret, si obstrictus voluptatibus teneretur, in hac acie cotidie versaretur, appeteret inimicitias, in iudicium vocaret, subiret periculum capitis, ipse inspectante populo Romano tot iam menses aut de salute aut de gloria dimicaret? Nihilne igitur illa vicinitas redolet, nihihne hominum fama, nihil Baiae denique ipsae loquuntur ? Illae vero non loquuntur solum,verum etiam personant, huc unius mulieris libidinem esse prolapsam, ut ea non modo solitudinem ac tenebras atque haec flagitiorum integumenta non quaerat, sed in turpissimis rebus frequentissima celebritate et clarissima luce laetetur.
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traduzione
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47. Ora, se Celio si fosse dato a un tal genere di vita, forse che avrebbe avuto l'ardire di chiamare in giudizio, egli giovane ancora, un uomo ch'era stato console? S'egli rifuggisse dalla fatica, se fosse tenuto in balia dei piaceri, forse che scenderebbe ogni giorno in questa nostra arena, si creerebbe inimicizie, si farebbe accusatore, giocherebbe la testa, combatterebbe cos? da tanti mesi, sotto gli occhi del popolo romano, per la vita e la gloria? Ma, si chieder?, non puzza proprio per nulla quella sua vicinanza a Clodia? Non dicono proprio nulla la voce pubblica, nulla i bagni di Baja? S?: e non solo dicono, ma conclamano che la libidinosa sfrenatezza di questa donna ? dilagata sino al punto di farla, non che ansiosa di solitudine e di tenebre e degli altri soliti occultamenti delle proprie turpitudini, compiaciuta anzi dell'affollarsi della gente e della piena luce intorno alle sue sconce manovre.
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